La democrazia vista dal manicomio
di Maria Grazia Giannichedda in "Animazione Sociale" n.192, 2005 pp. 18-29
abstract. Come mai anche nelle democrazie costituzionali dell'occidente ricco e sviluppato non si riesce a rispettare i diritti dei cittadini malati di mente e non si riesce a farlo neppure oggi, dopo decenni di denunce, dibattiti, sperimentazioni istituzionali, riforme legislative?
Manicomio perchè?
di Franca Ongaro Basaglia, Edizioni Centro Franco Basaglia, Roma, 2001
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Tanto scappo lo stesso
di Alice Banfi, Stampa Alternativa, Roma 2007.
Con rigore, con leggerezza e con una scrittura scorrevolissima Alice riferisce il suo passaggio attraverso un luogo-simbolo della psichiatria: il servizio psichiatrico di diagnosi e cura. Il luogo dove le persone vengono consegnate, perché vengano accolte e medicate, sofferenze acutissime, abissi di terrore, incontrollabili voci ora paurose ora suadenti, visioni angeliche e dialogiche; il luogo che accoglie tutto l’indicibile gelo, il deserto senza fine di emozioni e relazioni rese irriconoscibili, insostenibili da qualcosa che in quei momenti pare ed è più grande di loro. Forse più forte di tutto (dalla prefazione di Peppe Dell'Acqua).
La follia in poche parole
di Pieraldo Rovatti. Bompiani, Milano, 2000.
Che cos' è la follia? Pier Aldo Rovatti, in un libricino rapido che si legge in due ore (La follia, in poche parole, Bompiani) ci dice che la follia è la diversità e la paura della diversità. È questa una definizione che ci interessa perché, dopo aver neutralizzato il folle attraverso la medicalizzazione che ha ridotto la follia a una malattia, con questo stratagemma non abbiamo certo neutralizzato la diversità. (dalla recensione di Umberto Galimberti)
Fuori come va?
Famiglie e persone con schizofrenia. Manuale per un uso ottimistico delle cure e dei servizi di Peppe Dell'Acqua. ried. Feltrinelli, Milano, 2010
Lo scopo di questo manuale è quello di dare risposte alle tante domande che assillano le persone e le famiglie che vivono l’esperienza del disturbo mentale. Che cosa succede? Che fare? Con chi parlare? A chi attribuire colpe e responsabilità?
Ogni uomo è fatto in modo diverso
tratto dal documentario Comizi d'amore (1964) di Pier Paolo Pasolini.
Pasolini intervista Giuseppe Ungaretti.
X-Day. I grandi della scienza del Novecento
RAI Educational presenta X DAY, I grandi della scienza. Franco Basaglia di Enrico Agapito e Maria Grazia Giannichedda
Una produzione Quadro Film in collaborazione con Fondazione Franca e Franco Basaglia.
Cronache da un manicomio criminale
di Dario Stefano Dell'Aquila e Antonio Esposito, prefazione Assunta Signorelli. Edizioni dell'Asino, 2013
Nel 1974 un internato, Aldo Trivini, denunciò con un memoriale redatto in prima persona gli abusi, le violenze, le morti che avvenivano nel manicomio criminale di Aversa. Questo documento, straordinario nella sua unicità, viene qui pubblicato integralmente per la prima volta. da esso scaturì un processo che rese nota una terribile realtà. Tra passato e presente, a quarant'anni di distanza, due ricercatori ricostruiscono la vicenda, atroce e attuale, di quelli che oggi sono chiamati Ospedali Psichiatrici Giudiziari. (dal retro di copertina)
Il Grande Cavallo Blu
di Irène Cohen-Janca. Illustrazioni di Maurizio A.C. Quarello. Traduzione di Paolo Cesari. Edizioni Orecchio Acerbo, 2012
Paolo vive a Trieste, la città della bora. Va a scuola, adora i pasticcini alla crema, e abita al San Giovanni, un ospedale. Un ospedale molto speciale, dove si cura chi ha male all’anima. Figlio della lavandaia, è l’unico bambino, e il suo amico del cuore è Marco, il vecchio cavallo che trasporta i fagotti della biancheria. Chiuso tra le cancellate invalicabili dell’ospedale, trascorre i suoi pomeriggi insieme con l’uomo-trottola, la donna scalza, l’uomo albero… Fino al giorno in cui un nuovo dottore, ostinato come il vento e matto da legare, decide di slegare tutti i malati e abbattere quelle cancellate. Si chiama Franco Basaglia.
Le radio
La radio web della salute mentale è uno spazio in cui esprimere la creatività, la cultura e la conoscenza di persone il cui estro creativo viene spesso etichettato come “malattia” e relegato in ambiti socio-sanitari. Nella radio questo aspetto rappresenta il punto di forza e controtendenza che viene a essere definito con l’accezione positiva dei termini di “artista” e “pazzo”. Il mezzo della radio permette ai redattori di essere presenti sul territorio oltrepassando le porte dell’ambito terapeutico.
Ecco le Radio della salute mentale: