Franca Ongaro è nata nel 1928 a Venezia dove ha fatto studi classici. Comincia a scrivere letteratura infantile e i suoi racconti escono sul Corriere dei Piccoli tra il 1959 e il 1963 insieme con una riduzione dell’Odissea, Le avventure di Ulisse illustrata da Hugo Pratt, e del romanzo Piccole donne di Louise May Alcott. Ma sono gli anni di lavoro nell’ospedale psichiatrico di Gorizia, con il gruppo che si sta raccogliendo attorno a suo marito Franco Basaglia, a determinare la direzione dei suoi interessi e del suo impegno. 

Nella seconda metà degli anni ‘60 scrive diversi saggi con Franco Basaglia e con altri componenti del gruppo goriziano e due suoi testi – Commento a E. Goffman, La carriera morale del malato di mente e Rovesciamento istituzionale e finalità comune – fanno parte dei primi libri che documentano e analizzano il lavoro di apertura dell’ospedale psichiatrico di Gorizia, Che cos’è la psichiatria (1967) e L’istituzione negata (1968). E’ sua la traduzione italiana dei testi di Erving Goffman Asylums e Il comportamento in pubblico, pubblicati da Einaudi rispettivamente nel 1969 e nel 1971 con saggi introduttivi di Franco Basaglia e Franca Ongaro, che traduce e introduce anche il lavoro di Gregorio Bermann La salute mentale in Cina (1972). 

Dagli anni ’70 Franca Ongaro è coautrice di gran parte dei principali testi di Franco Basaglia, da Morire di classe (1969) a La maggioranza deviante (1971), I crimini di pace (1975) fino alle Condotte perturbate, uscito in Francia nel 1987. 

Nel 1981 e ’82 cura per Einaudi la pubblicazione dei due volumi degli Scritti di Franco Basaglia. 

Franca Ongaro è anche autrice di volumi e saggi di carattere filosofico e sociologico sulla medicina moderna e le istituzioni sanitarie, sulla bioetica, sulla condizione della donna, sulle pratiche di trasformazione delle istituzioni totali. Tra i suoi testi principali, i volumi Salute/malattia. Le parole della medicina (Einaudi 1979), raccolta dei lemmi di sociologia della medicina scritti per la Enciclopedia Einaudi; Una voce. Riflessioni sulla donna (Il Saggiatore, 1982) che include la voce donna della Enciclopedia Einaudi; Manicomio perché? Emme Edizioni 1982; Vita e carriera di Mario Tommasini burocrate scomodo Editori Riuniti, 1987. 

Tra i saggi, Eutanasia, in Le nuove frontiere del diritto, Democrazia e Diritto, n. 4 – 5, Roma, 1988; Epidemiologia dell’istituzione psichiatria. Sul pensiero di Giulio Maccacaro (Medicina Democratica, 1997); Eutanasia. Libertà di scelta e limiti del consenso in Finzioni e utopie. Diritto e diritti nella società contemporanea, R. Dameno e M. Verga (a cura di), (Angelo Guerrini, Milano, 2001).

Dal 1984 al 1991 è stata, per due legislature, senatrice della Sinistra Indipendente e in questa veste è stata leader della battaglia parlamentare e culturale per la applicazione dei principi posti dalla riforma psichiatrica, tra l'altro come autrice del disegno di legge di attuazione della “180” che diventerà, negli anni successivi, testo base del primo Progetto Obiettivo Salute Mentale (1989) e di diverse disposizioni regionali.

Nel luglio 2000 ha ricevuto il premio Ives Pelicier della International Academy of Law and Mental Health e nell’aprile 2001 l’Università di Sassari le ha conferito la Laurea Honoris Causa in Scienze Politiche. E’ morta nella sua casa di Venezia il 13 gennaio 2005.

On line la biografia di Franca Ongaro nella Enciclopedia italiana di scienze lettere e arti fondata nel 1925 da Giovanni Treccani e Giovanni Gentile e comunemente nota come "Enciclopedia Treccani".

Si tratta  della prima e più ampia biografia di Franca Ongaro e costituisce un utile strumento di ricerca oltre che un riconoscimento importante che la colloca tra gli "italiani della Repubblica".

La voce, scritta da Maria Grazia Giannichedda, può essere consultata nel portale della Treccani al seguente link http://www.treccani.it/enciclopedia/franca-ongaro-basaglia_(Dizionario-Biografico)