Da vicino nessuno è normale
Laboratori tra studenti, persone con sofferenza mentale, operatori e familiari per superare i pregiudizi e promuovere una cultura dei diritti e dell’integrazione
Da vicino nessuno è normale. Laboratori tra studenti, persone con sofferenza mentale, operatori e familiari per superare i pregiudizi e promuovere una cultura dei diritti e dell’integrazione è un progetto realizzato dall’Associazione Sarda per l’Attuazione della Riforma Psichiatrica (ASARP) e dalla Fondazione Basaglia (FB) con il sostegno della Fondazione di Sardegna.
L’ASARP e la FB, seguendo una metodologia consolidata in diversi contesti, lavorano da anni sui temi della salute mentale e dei diritti di cittadinanza. Attraverso questo progetto, che si inserisce all’interno di quello più ampio dei Laboratori di cittadinanza e Diritti bambini, che si svolgono in diverse città italiane già dal 2008, intendono creare un terreno favorevole al superamento dei pregiudizi e alla lotta contro l’esclusione, facendo incontrare e operare insieme studenti/esse e insegnanti delle scuole superiori e bambine/bambini della scuola primaria, persone che vivono l’esperienza della sofferenza mentale, i loro familiari e i cittadini.
Il progetto Da vicino nessuno è normale partirà con una serie di incontri per la messa a punto delle attività in cui coinvolgere studenti e utenti dei servizi di salute mentale. Durante questi incontri saranno definite le attività da svolgere nel corso del progetto.
Le attività, con gli studenti delle scuole superiori, consistono in una serie di incontri organizzati dentro e fuori dalla classe, con esperti e volontari dell’ASARP e della FB e con persone che hanno vissuto e/o vivono l’esperienza della sofferenza mentale e i loro familiari. Gli obiettivi che si intendono raggiungere saranno: far conoscere alle nuove generazioni che non hanno conosciuto il manicomio il processo di deistituzionalizzazione, prima e dopo la Legge 180; educare i partecipanti al progetto ad affrontare apertamente i temi della sofferenza mentale, promuovendo una cultura del rispetto e dell’integrazione delle persone che la vivono.
Anche con i bambini è possibile affrontare temi come quello della follia. Essere piccoli e senza pregiudizi consente di parlare di temi che a volte si rivelano essere proiezioni delle paure degli adulti. Attraverso la narrazione di storie, l’incontro con personaggi particolari, consente di immedesimarsi e riflettere, consente di capire che anche una persona difficile da capire ha diritto a essere riconosciuta e accettata, che ciascuno è diverso e unico.
Queste esperienze daranno vita a vari laboratori di narrazione finalizzati a creare materiali espressivi quali racconti, interviste, recensioni, puntate radioweb; gli studenti saranno anche i protagonisti di un convegno finale aperto al pubblico nel quale presenteranno i lavori realizzati durante l’anno.
Nel corso del progetto è prevista la realizzazione del Corso regionale ASARP per familiari, utenti, operatori e cittadini. Due giorni di incontri per acquisire conoscenze sui disturbi mentali, sul carico che comportano all’interno della famiglia, sulle risorse per farvi fronte, sul ruolo e le responsabilità della famiglia, delle associazioni, dei servizi di salute mentale; gruppi di lavoro per scambio di esperienze tra le diverse realtà locali.
Sarà inoltre realizzata la rassegna cinematografica gratuita Matti per il cinema aperta alla cittadinanza per raccontare storie attraversate dal problema della follia. Saranno sia film recenti e “popolari” che cortometraggi.
Tutte le attività saranno raccontate nel DIARIO DI BORDO on line sul sito della Fondazione Basaglia, Asarp e sulla pagina Facebook della Fondazione Basaglia.